Tutte le tradizioni natalizie nel Lazio
In tutta la regione la magia delle feste Natalizie rivive ogni anno grazie alle molte iniziative sul territorio dedicate a grandi e piccoli. Si può spaziare dal Presepe Vivente, ai mercatini, dalle sagre dell’olio e del vino e del cioccolato, ai festeggiamenti per la Befana.
Presepi famosi nel Lazio
Una delle tradizioni natalizie più famose è sicuramente quella del presepe.
Ogni anno viene rievocato a Greccio, in provincia di Rieti, il Presepe vivente, ambientato nella grotta che San Francesco scelse per rievocare la Natività. È proprio qui che nacque la tradizione del Presepe. Questo evento viene preceduto dalla sfilata delle comparse del presepe, che sfileranno per il centro il 17 dicembre, invitando a partecipare al Natale di San Francesco.
A Rieti il 21 dicembre verrà esposto al pubblico il magnifico presepe settecentesco nella cattedrale sotto gli archi del Palazzo Papale.
Tra gli altri presepi interessanti da visitare nel Lazio, vi segnaliamo il Presepe vivente a Corchiano (VT), nella splendida cornice naturalistica delle famose “Forre”, e quello di Serrano (FR) che costituisce il più grande presepe vivente del Lazio, con ben 130 personaggi che trasformeranno tutto il nucleo storico in un unico presepe animato.
Mercatini natalizi nel Lazio
Un’altra attrazione natalizia del Lazio sono i mercatini di Natale.
A Viterbo, i tradizionali mercatini natalizi si svolgono in pieno centro per tutta la durata delle feste. Si può trovare di tutto a prezzi interessanti sulle bancarelle, cui è stato intitolato persino un premio letterario: il Premio Bancarella. Troverete poi, in Piazza della Morte, una vasta scelta di leccornie e in Piazza della Fontana Grande un mercatino antiquario. Durante lo shopping avrete l’opportunità di visitare l’antico borgo medievale di San Pellegrino, luogo di grande fascino. Inoltre, per l’Epifania è in preparazione un allestimento col quale i cittadini vogliono entrare nel Guinness dei primati! Di anno in anno viene a questo scopo realizzata una calza per la Befana sempre più lunga. La calza partirà da piazza San Sisto alle 14.30 il 5 gennaio 2020 con banda musicale, majorettes e sbandieratori.
A Rieti, in occasione del Natale, verrà realizzata una pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza San Francesco e il 28 e 29 dicembre il CAI monterà una parete di arrampicata in una piazza.
Un’altra curiosa e pittoresca usanza, detta “Le Tentavecchie”, si svolge a Gradoli (VT) nelle tre sere precedenti l’Epifania. Intorno alle 21 una folla si riversa sulla piazza centrale con gli strumenti più stravaganti e assordanti, per formare un’orchestra che percorre le strade del borgo producente un baccano infernale. Incerta l’origine di questa strana consuetudine, forse pagana, forse Cristiana, ma lo scopo sarebbe quello di destare la vecchia Befana per spronarla a portare i doni ai bambini.
La cucina natalizia laziale
Per quanto concerne invece le antiche tradizioni culinarie natalizie nel Lazio, ricordiamo che la cena della Vigilia di Natale doveva essere rigorosamente di magro a base di pesce e pasta con le alici o con il tonno, ma per arricchirlo si usava servire come antipasto un abbondante fritto pastellato di broccoli, mele, baccalà, cardi e capitone – una sorta di anguilla marinata. Il giorno di Natale invece era dominato dalla carne: si servivano la minestra di broccoli e cotenna, il brodo di cappone con i cappelletti e il bollito. Immancabili poi le puntarelle con la salsa di acciughe.
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